mercoledì 30 luglio 2008

Pivaro supplente 6


Domenica 27 Luglio
Torino
Festival dell’Oralità Popolare. Il viaggio è stato lungo, il prezzo del pullman in Inghilterra per arrivare all’aeroporto semplicemente pazzesco, ma ora siamo a Torino. Piazza San Carlo è molto grande e la gente si sta sedendo dove può per assistere ad un sound check che è l’esatto opposto di quello di ieri, un delirio collettivo. Son tutti nervosissimi e chieder qualcosa non è consigliato. Arrivano le Mondine con le quali suoneremo stasera, si cambian in cinque minuti e salgono sul palco, son qui da stamattina dopo un viaggio di 4 ore e han già fatto un esibizione ma son fresche come rose. Sotto la direzione di Giulia Contri attaccano determinatissime e le loro voci risuonano in tutta la piazza raccogliendo subito applausi. Son le 21 e iniziamo. Il pubblico, numerosissimo anche stasera, è caloroso e la stanchezza che fino a pochi minuti fa sentivo forte è subito svanita. Mi piace molto”4 piemontesi” dove le frasi son alternate fra Roberta e le Mondine e mentre suono mi accorgo che moltissime persone han le telecamere accese o stan filmando e scattando con i cellulari e i fotografi veri, quelli con obiettivi potenti, inquadrano, chissà come mai, Missy Jay talvolta facendomi gesto di spostarmi!! Ogni tanto, spero, facciano una foto anche alla Piva il cui suono caldo e potente merita qualche bello scatto, no?

Pivaro supplente 5


Sabato 26 luglio
Trowbridge Pump Festival
I giornali inglesi parlano di migliaia di presenze, ma fra il leggere una notizia del genere e provare ad immaginarmi l’emozione che mi darà suonare a loro, e trovarsi realmente davanti un infinita moltitudine di facce curiose che ti guardano, la differenza è tanta. Dobbiamo suonare alle 21.45 prima di noi cantanti strepitosi, scopro, rimanendo a bocca aperta, la grinta di Richard Thompson che, da solo con la sua chitarra, travolge di emozioni il pubblico per oltre un ora con una voce potentissima ed un timbro da trentenne nonostante ne abbia almeno il doppio. Roberta Carrieri inizia a truccarsi e quando esce dal camper a nostra disposizione è uno schianto. I Fiamma Fumana vengon presentati con un enfasi che mi diverte, andiamo sul palco per un fulmineo sound check, e si inizia. Per la prima volta mi trovo un microfono fisso sul chanter della piva, e questo mi espone molto a rischi in quanto la minima pressione sulla sacca fa partire il suono e quindi devo mantenere un autocontrollo che di solito non ho. In mezzo a suoni amplificati se parte una nota e il microfono è fisso sull’asta nessuno se ne accorge, ora è l’opposto. Per alcuni minuti son rigidissimo, tengo la sacca in costante leggera pressione pronta a partire, Roberta arriva alla fine della seconda frase di “La vien giù” ed inizia l’assolo di Piva. Tutto ok grazie al cielo, mi rilasso e tutto il resto del concerto prosegue a ritmi serrati. La piva ha tutto il suo spazio in Manifesto, e noto dagli applausi che il pubblico apprezza molto il concerto. A tre pezzi dalla fine, comincio ad esser stanco fisicamente, la tensione, la felicità, la situazione del concerto danno una scossa d’adrenalina costante violentissima, ma le braccia comincian a risentire dello sforzo. Per fortuna il Tin Whistle mi permette di riprender fiato. Dopo un “Balla”travolgente usciamo di scena fra grandi applausi, ma veniam subito richiamati per un ultimo bis e una dolcissima versione di “Bella Ciao”viene accolta con un applauso finale che mi fa tremare d’emozione. Finito il concerto ho bisogno di sdraiami qualche minuto, son sudato e stanco come se avessi fatto una lunga corsa, Alberto, Paolo, Missy Jay e Roberta invece, abituati a queste situazioni, vanno nel tendone dove si vendon i cd. Vado a vedere e c’è una fila di persone entusiaste che si fanno fare autografi. Dopo mezz’ora tutti i cd son stati venduti!

martedì 22 luglio 2008

I Chiftains e Franco Calanca

Il più celebre complesso di musica irlandese viene in Italia e chi chiama a suonare la cornamusa scozzese? Ovviamente Franco Calanca, grande musicista nonchè costruttore delle pive di noi Pivenelsacco e di cornamuse stupende per tutti gli appassionati di musica.
Su You Tube ho trovato 2 video in questo il bravissimo Franco fa danzare tutti.

Qui il secondo video: http://www.youtube.com/watch?v=KoK1crX_5RU

lunedì 21 luglio 2008

Pivaro supplente 4


Domenica 20 luglio
Pontassieve, Fiamma Fumana e Mondine di Novi. Son un fan delle Mondine che più volte ho sentito in concerti, ed esser sul palco con loro mi rende molto felice. Siamo al parco Fluviale, la temperatura è eccellente anche per il pubblico che infatti arriva molto numeroso. Tutti i pezzi vengon molto bene. La mia Piva, che in Inghilterra m’aveva fatto dannare per continui problemi d’intonazione, stasera è perfetta, l’ancia stabile e mi diverto fin dall’inizio suonando un brano che amo molto, “La Mondina” poi mi scateno al Tin con “Maridem” insieme alla fisarmonica suonata da Alberto Cottica e durante l’esecuzione di Melkiade la sorpresa più bella, sale sul palco Jessica Lombardi, la straordinaria musicista che sto sostituendo in questo periodo perché incinta. Fra un mese il lieto evento. Ma ora è qui sul palco scatenata in duetto con Roberta Carrieri, insieme fanno un finale travolgente accolto da un ovazione. Il brano conclusivo, Bella Ciao, cantato anche da molte persone del pubblico, e’ la degna conclusione di un bellissimo concerto

Pivaro supplente 3


Venerdì 18 Luglio
Festival folk di Brampton (Inghilterra)
Scopro l’Inghilterra e ne resto incantato. Tranne il tempo, davvero un problema per uno come me che ama il sole e la temperatura al di sopra dei 30 gradi, tutto il resto mi piace e molto.
Brompton è una deliziosa cittadina con un festival nel quale vengono invitati gruppi da ogni parte del mondo e una grande partecipazione di pubblico. Si suona sotto una grande tenda e al sound check mi sembra vada tutto bene. Purtroppo commetto l’errore di non concentrarmi con la dovuta attenzione prima di salire sul palco. Di solito mi apparto per una ventina di minuti e cerco di rilassarmi con lenti esercizi di stretching. Stavolta son troppo rilassato e ne pago le conseguenze. La tenda è piena di gente che vuole divertirsi. Ma i suoni son piuttosto alti ed io che non son abituato a sonorità del genere perdo la concentrazione, ho problemi a sentirmi e non suono come vorrei, commetto degli errori anche in passaggi relativamente facili e la fortissima umidità peggiora ulteriormente il tutto rendendo molto instabile la piva. Col Tin per fortuna tutto va bene. Il concerto arriva in fondo fra gli applausi della gente che si è divertita molto, ma son deluso di me stesso.

Pivaro supplente 2

Imola
8 giugno
Poi l’8 giugno la prima data con i Fiamma Fumana, ad “Imola in musica” in Piazza medaglie d’oro. Per me che ho sempre fatto musica classica in piccole formazioni è strana la sensazione di suoni così potenti, ma dopo alcuni minuti di tensione comincio davvero a divertirmi e il suono della piva, pulito ed intonato (cosa che con questo strumento non si può MAI dare per scontata) è un ulteriore stimolo a lasciare da parte ogni timore. La gente all’inizio ferma, quasi compassata, a poco a poco comincia ad aumentare di numero, a battere il tempo, ad alzarsi per ballare. Arrivati a Melkiade, un brano dove devo suonare tin whistle, piva e poi di nuovo tin, tutta la gente si scatena in una danza collettiva. Alla fine ricevo dei complimenti e son molto felice di questa mia nuova avventura.

Pivaro supplente 1

Un anno e mezzo fa, per la prima volta in vita mia, ho visto e sentito la Piva Emiliana ed è stato un colpo di fulmine. Sul palco un musicista che mi lasciò senza fiato e che tutt’ora, quando ho la fortuna di suonare con lui nelle Pivenelsacco, mi incanta per la capacità di rendere uno strumento così difficile dal punto di vista espressivo, elegante come uno strumento da concerto classico, mi riferisco a Marco Mainini. Ci son voluti alcuni mesi di studio tosto per rendere la mia Piva ascoltabile poi qualche tempo fa la sorpresa, mi telefona da Arezzo Jessica Lombardi, componente dei Fiamma Fumana che mi chiede se me la sento di sostituirla per il periodo delle date estive dato che aspetta un bimbo. Accetto senza esitare un secondo, dentro ho qualche dubbio, Jessica suona splendidamente la Piva e vola letteralmente col Tin Whistle, ma quando mai mi accadrà più un occasione del genere???? Memorizzo più brani possibile dei Fiamma Fumana diventando così , un po’ come una pianta, un elemento inamovibile del Parco Ferrari dove oramai chi entra deve lasciare ogni speranza di NON sentire un piva emiliana dalle 14 in poi, sia che nevichi o piova, io ci sono, ed una scritta oramai diventata nota nel mondo dei pivari scritta in grande su un tavolaccio lo testimonia “quel maledetto suonatore di Piva”.

giovedì 10 luglio 2008

martedì 8 luglio 2008

Domenica 6 Luglio Nonantola e le Baghe



Prima domenica di Luglio, caldo forte ma mitigato da un leggero venticello, vado a Nonantola per “Nonantola in Festa” manifestazione che vede la partecipazione 2 gruppi di danza: Gruppo folkloristico di Castello Tesino (tn) e il gruppo Holzhockar di Sappada (Bl) e di folto gruppo per me di grande interesse “Le Baghe della Zosagna di Preganziol (Tv). Le Baghe son praticamente identiche alle nostre Pive, unica differenza la mancanza del foro del si bemolle dietro il charter. Tutto qui. Sono in tanti ma la cosa che mi sorprende è che ci son ragazzi di 15-16 anni al massimo e un bimbo, che poi viene presentato al pubblico in quanto il più giovane della compagnia, di soli 10 anni. Qui dalle nostre parti di persone così giovani che si sognino di suonare la Piva non ne ho mai viste, peccato davvero. Tutti questi giovanissimi dimostrano grandi capacità di suonare insieme bene a tempo, i pezzi son facili ma molto orecchiabili e il gruppo raccoglie molti applausi dal pubblico presente. Chiedo ad un signore del gruppo di provare lo strumento, soffio forte ma ottengo poco, scopro che le Baghe se le costruiscono da loro e che le ancie se le fanno spedire di legno dalla Scozia. Belli anche i costumi in stile cinquecentesco che potete vedere nelle foto. Ho girato alcuni video della loro sfilata e dei loro brani sul palco allestito in piazza della Liberazione.

"Baghèt", al maschile, è il termine con cui viene chiamata la cornamusa bergamasca. Questa era suonata prevalentemente da contadini, unicamente d'inverno quando meno era il lavoro, e la sua presenza è attestata già dal XV secolo. L'ultimo suonatore è scomparso nel 1990. Si può dire che la tradizione della cornamusa è entrata in crisi nei primi decenni del 1900, con i mutamenti sociali avvenuti all'interno del territorio delle valli bergamasche. Gli strumenti ritrovati (in tutto 5 completi e due incompleti) provenivano principalmente dalla Val Gandino e dalla media Valle Seriana. Il baghèt bergamasco è costituito da una canna per il canta, chiamata "la diana", con una estensione di una ottava in tonalità vicina al LA, accompagnata da due bordoni, chiamati "bas" (bassi) o "orghegn" (organi). Il sacco era in pelle di capra o pecora, veniva ripiegato lasciando il pelo all'interno, ritagliato e poi cucito, ed il termine del sacco, "la baga", richiama il nome dello strumento, "baghèt", cioè strumento con un piccolo sacco. Il repertorio era legato al canto, ai balli, alla pastorale di Natale

domenica 6 luglio 2008

Cisalpipers in nuova formazione, grande successo a Monterenzio

Sabato 5 luglio- Monternzio (BO)
I Cisalpipers si son presentati alla festa Celtica di Monterenzio in una formazione rinnovata, per un totale di sette elementi, ed il successo davvero straordinario della serata fa intendere che la scelta è stata azzeccata. Noi appassionati di Piva emiliana, ed in generale di cornamuse conosciamo bene ed stimiamo tantissimo Mauro la Chiara e Uxmak, ora però i nostri applausi andranno anche al nuovo batterista Stefano Peretto, al violinista e al chitarrista Andrea Bandi e Roberto Romagnoli, al bassista Gianluca Rizzoni che così bene si son integrati nei Cisalpipers. Sono arrivato alla Festa Celtica circa un ora prima e la folla era davvero enorme, e quando son saliti sul palco i Cisal il pubblico, travolto dalla ritmica del gruppo, si è immediatamente scatenato sulla grande pedana posta davanti al palco e utilizzata per i gruppi danzanti. Nell’ora e mezza di musica, nel corso della quale ho sentito i brani che saranno presentati nel cd di imminente uscita, assolutamente da non perdere, ho constatato quanto la musica dei Cisal sia coinvolgente anche per chi non è abituato queste sonorità. Sulla pedana si son scatenate persone d’ogni tipo, danzatori abituati a muoversi in gruppo, bimbi piccoli che han saltato carichi di allegria senza fermarsi un istante, signori e signore del pubblico d’ogni età che all’inizio intimidite hanno accennato pochi passi, poi vista l’atmosfera di festa si son fatte contagiare dalla situazione e si son scatenate muovendosi in tutti gli stili possibili. Fra una canzone e l’altra le presentazioni di Uxmak, buffissime, han raccolto applausi e risate. Alla fine del concerto la solita fila per comprare il loro primo cd, uscito circa un anno e mezzo fa, ma c’è da scommettere che con il prossimo avranno un successo ancor più grande.

sabato 5 luglio 2008

La piva e la poesia


Venerdì 4 luglio a Migliarina vicino a Carpi (MO) una bellissima serata di poesia dedicata alla magia di una autore dialettale: Mario Stermieri. Il pubblico, all’inizio esiguo, attratto dalla straordinaria espressività della voce recitante Carlo Sabbadini e dal un trio di ottimi musicisti Vezzali, Mainini e Bonvicini, a poco a poco cresce sempre di più, ride di gusto ascoltando le bellissime poesie e applaude con convinzione tutti i brani eseguiti dal trio e alla fine pretende il bis. Anche stavolta da sottolineare la presenza della nostra amata Piva Emiliana, suonata da Mainini, che dimostra d’essere uno strumento versatile e adatto a qualsiasi occasione amalgamandosi perfettamente anche con organetto, viola e voce recitante.

Il concerto della Bev a Brescello

Mercoledì sera 2 luglio a Nonantola, finite le prove dell’orchestra “La Rumorosa”, si chiacchiera del più e del meno quando vengo a sapere che la sera seguente a Brescello ( la cittadina dove vennero ambientati i racconti di Guareschi con i personaggi di Don Camillo e Peppone) avrebbe suonato il mio gruppo preferito la BEV. Mi domando come mai non ne abbia saputo nulla in precedenza, controllo sempre il loro sito ma non risulta alcuna data in programma. La sera dopo sono a Brescello, e fra il pubblico ci sono anche Freddy. Lesso, Gianna, Zambelli, musicisti bravissimi e appassionati come me della BEV. Inizia il concerto e riparte la magia, la stessa che due anni fa, la prima volta che li sentii, mi portò a studiare la Piva e a cominciare ad amare la musica folk che prima ignoravo del tutto. Ogni brano è suonato con gusto, con grinta, la voce del Maino entra dritta nel cuore, la piva di Mottaran è una mitragliatrice di note travolgenti, tutti suonano perfettamente, Caroli al contrabbasso, Sigolo alla fisarmonica, Danese alla viola.
Mi sembra che il concerto sia appena iniziato quando Mainini saluta il pubblico, guardo l‘orologio e son passate quasi due ore, che mi son sembrate un attimo. Spero che questo gruppo riesca a farsi maggior pubblicità in futuro in quanto la loro musica è, a mio parere, il meglio che si possa ascoltare il ambito folk

venerdì 4 luglio 2008

Il primo cd della Bandabardana





Ho avuto la fortuna di assistere ad alcune esibizioni dal vivo della Bandabardana ed ogni volta, oltre al piacere dell’ascolto, ho avuto una costante sensazione di gioia ed allegria che solo la musica della tradizione popolare riesce a comunicare con tante facilità. Questo gruppo, costituito da cinque grandi appassionati di “Canti e balli dell’Emilia” (che è il titolo di questa prima raccolta di brani) è così composto: Chiara Moranti: flauto traverso e voce; Silvia Scachetti: organetto diatonico e voce; Alessandro Serafini: piva emiliana, ocarine, flauti, piffero e voce; Ferdinando Gatti: piva emiliana; chitarra, mandolino,voce; Gianluca Ghirardini: contrabbasso e voce.
Dieci brani registrati dal vivo nel corso di un concerto tenuto lo scorso settembre a Villabianca (MO) nel quale la musica della tradizione emiliana rivive con entusiasmo e semplicità. Da qualche tempo sempre più spesso nei cd di gruppi folk viene del tutto persa la naturalezza tipica di questa musica e si tende, in fase di missaggio in studio, a “ripulire”da qualsiasi suono esterno tutta la registrazione. Qui per fortuna l’entusiasmo del live si vive tutto al 100% e sembra di essere ad uno dei concerti di questo bravi musicisti che definiscon la loro una musica che “Sa di lambrusco”.
Nel cd vengon proposte canzoni dell’Appennino Emiliano (da Bologna fino al Piacentino) che trattano temi della vita comune di fine ‘800 inizio ‘900 e alcuni balli che erano in voga prima dell’avvento del liscio moderno.

Il prezzo del cd è di soli 5 euro, per averlo fare richiesta a:
Alessandro Serafini: lesso69@libero.it
oppure a
Ferdinando Gatti: ferdy10@libero.it