lunedì 28 maggio 2007

Suonabanda: la gioia di ascoltare la musica e di danzare

Domenica 27 maggio per la prima volta ho avuto il piacere di assistere ad un concerto dei Suonabanda, nell’ambiente della musica ne avevo sentito parlare più volte ma penso che ogni forma d’arte sia soggetta ad un giudizio personale e quindi aspettavo la data del loro concerto con curiosità. Il teatro Troisi di Nonantola non era pieno in tutti i posti ma si sa che la musica popolare o tradizionale non può certo richiamare grandi folle specialmente se consideriamo che la sede naturale di questi brani musicali è all’aperto proprio perché si tratta di pezzi da danzare. Il gruppo dei Suonabanda (Pierpaolo Bergamini, violino; Maurizio Berselli organetti; Maurizio Loschi, chitarra; Claudio Vezzali, archi, plettri) è salito sul palco accompagnato da alcuni danzatori del gruppo dei Teamballo e non appena sono iniziati i brani,: gighe, manfrine, furlane e i danzatori hanno cominciato a effettuare le loro coreografie sul palco, peraltro piccolo, gli applausi sono iniziati. Per me è stata un bellissima sorpresa, quasi due ore di pezzi allegri, perfettamente eseguiti dai Suonabanda che fra un interpretazione e l’altra hanno spiegato la provenienza dei brani passandosi il microfono l’un l’altro. In questo modo sembrava davvero di essere ad un festa in piazza e i danzatori, non dei professionisti ma degli autentici appassionati, davvero simpatici nella gestualità ed originalità dì ogni passo, hanno meritato tutti i grandi applausi che han sottolineato ogni loro esibizione. Al termine del concerto, concluso con una simpaticissima danza sul palco nella quale sono stati coinvolti alcuni spettatori, mi è stato spiegato che questa musica bisogna cercare di viverla danzando, va bene l’ascolto ma ciascuno di questi brani aveva proprio la funzione di accompagnare una danza e quindi alla prossima occasione non ho dubbi che cercherò di imparare almeno una di queste belle danze tradizionali che i Suonabanda con pieno merito e grande impegno, hanno riscoperto negli anni e che ora continuano a portare in giro per divertire chi ama la musica ed è curioso di scoprire qualcosa che è stato in parte dimenticato. potete vedere 8 brani dal loro spettacolo cliccando qui:
http://www.youtube.com/watch?v=KUsfn1O-CH4
http://www.youtube.com/watch?v=1UhLnygpZB0
http://www.youtube.com/watch?v=Gk0-aiLwUiE
http://www.youtube.com/watch?v=aslnlBXjSok
http://www.youtube.com/watch?v=02e76q6x7Ew
http://www.youtube.com/watch?v=_qIU3NLcfBQ
http://www.youtube.com/watch?v=x-FKCcA27-8
http://www.youtube.com/watch?v=RP2fIorXLas

mercoledì 23 maggio 2007

Il concerto del 18 maggio a Cavezzo

I musicanti del piccolo borgoViaggio nella musica tradizionale dell'Italia centro meridionale
Marika Spiezia voce
Silvio Trotta: Mandolino,mandola,mandoloncello,chitarra battente, violino,voce
Franco Giusti: chitarre, voce
Stefano Tartaglia:flauto,dritto,piffero,zampogna,tamburello,voce
Alessandro Bruni: basso acustico
Mauro Bassano: organetto
Andrea Piccioni: percussioni
Formazione storica del folk italiano. Il gruppo si è infatti costituito a metà degli anni '70 con l'intento di recuperare e riproporre il patrimonio della tradizione musicale popolare dell'Italia centro-meridionale. I Musicanti hanno perciò svolto una serie di ricerche sul campo, soprattutto nel Molise e nel Lazio, che hanno prodotto un'ampia documentazione del repertorio musicale tradizionale; queste campagne di registrazione etnofonica si sono trasformate poi in unh più generale contatto con la cultura contadina, e quindi in una conoscenza più profonda non solo degli esempi, ma anche dei modi e dei significati dell'espressione musicale all'interno di quella cultura
http://www.musicantidelpiccoloborgo.it/
http://pivenelsacco.blogspot.com/

I musicanti del piccolo borgo

Il 18 maggio hanno suonato a Cavezzo ricevendo continui applausi e la richiesta di vari bis. Godetevi quest'incredibile assolo del percussionista!!


mercoledì 16 maggio 2007

Domenica 20 maggio a Cavriago concerto delle Pivenelsacco

PROGRAMMA CAVRIAGO
20 MAGGIO 2007

Il concerto del 20 si terrà al Parco della Scuola
I Tigli (via del Cristo, 12).
Vicino al "Cinema 900".
Questi gli orari
ore 17.00: esibizione gruppo percussioni (durata 15 minuti circa)
ore 17.20 - 18.20: esibizione Pive (comprese di presentazione, balli...)
Totale dell’esibizione: un’ora.



Giga piacentina (trad. Piacenza)
Gavotta (da Arcangelo Corelli Sonata n. 2 opera V)
Vìn Mingòun (trad. Modenese)
Giga ferrarese (trad. Ferrara)
Donna Lombarda (trad. nord Italia)
Spagnoletto 1 & 2 (Cesare Negri XVI sec. / trad. Emilia)
Monferrina di Riolunato (trad. Emilia)
Italiana (Vincenzo Galilei XVI sec.)
Bergamasca / Bergamasco (Gasparo Zannetti XVII sec. / trad. Emilia)
Lanterna magica (trad. Emilia)
Corrente (Santino Garsi XVII sec.)


Pivenelsacco
Fabio Bonvicini: piva emiliana, canto, organetto diatonico
Marco Mainini: piva emiliana, canto
Gino Pennica: piva emiliana, canto, flauto dolce
Alessandro Serafini: piva emiliana, canto, ocarina
Giovanni Tufano: percussioni, canto
Fabio Vetro: piva emiliana, canto
PIVARADUNO 2007
Gombola e Polinago15-16-17 giugno 2007
Per informazioni ed iscrizioniFabio Bonvicini tel 346-3024226
Programma
Venerdì 15 giugno
Ritrovo ore 16 circa con pomeriggio in libertà, alloggiamento, ritocchi finali, suonatine e cena.
Sabato 16 giugno
Dalle 9 alle 12 corsi di musica d’insieme; tecnica sullo strumento; percussioni. I corsi del mattino sono divisi in due sezioni di un’ora e trenta ciascuno da replicare, in modo che le persone possano scambiarsi. Ore 13 pranzoOre 14,30 Ascolti e relazione di Franco Calanca su alcuni consigli utili per la manutenzione della piva.A seguire, ripresa dei corsi del mattino con rifinitura del lavoro svolto.Ore 18 per il paese di Polinago: Pive in libertàOre 18,30 La piva va in chiesa: concerto per piva e organo di Elide Melchioni e Marco Cavazza.Ore 19,30 cena in piazza e preparazione del concerto.Ore 21 concerto in piazza di Lanterna magica, Banda Bardana, piveNelsacco, Banda del Pivaraduno.
Domenica 17 giugno
Dalle 9: stesso programma del sabatoOre 12 saluto al paese di Gombola con la discesa delle pive per le vie del paeseOre 13 pranzoOre 14,30: relazione sulla piva di Franco Calanca. A seguire rifinitura generale del repertorio d’insieme.Ore 18: Al castello di Gombola si batte il record mondiale globale universale di suonatori di piva.

martedì 15 maggio 2007

Notte con le ambasciate d'amore a Riolunato

Nel cuore dell’Appennino modenese, il borgo medievale di Riolunato inizia a festeggiare nella notte fra il 30 aprile e il primo giorno di maggio. Per le strade giovani uomini cantano accompagnati da strumenti a corda, chitarra, violino e mandolino, un sonetto che si chiama “rispetto” e che ha il significato di buon auspicio per il futuro. Il primo sonetto è rivolto al sindaco, che deve autorizzare i festeggiamenti, il secondo al parroco. I rispetti si dedicano poi ad ogni famiglia e chi canta riceve in cambio offerte di cibo e frutta. Nel Maggio delle ragazze, probabilmente un rito di origine popolare, si mescolano così tradizioni eterogenee come pratiche propiziatorie, la festa per la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera, per la fertilità e il futuro del raccolto. La tradizione vuole anche che, nella stessa notte, si possano cantare le “ambasciate”, le serenate dell’innamorato alla finestra della sua amata, che comunica i suoi sentimenti lasciando illuminata o buia la propria finestra.

(tratto dal sito http://www.mondointasca.org/)

Notte magica a Riolunato

Appunti sulla piva di Franco Calanca
La piva emiliana è una cornamusa dell'Italia settentrionale ,costituita da una sacca in pelle di capra o pecora,a cui vengono innestati il bordone basso, quello tenore ,la canna del canto e l'insuflatore.Quest'impianto è del tipo europep-continentale ed ha stretta parentela con la gaita galiziana. I bordoni sono dotati all'estremità di una campana che funge da cassa di risonanza.
Come la "highland bag pipe" scozzese. il bordone basso suona due ottave sotto la tonica, mentre il tenore una ottava sotto la tonica. La canna del canto ha una estensione di una ottava piu' la sensibile inferiore e il la superiore.
Nel nord Italia oltre alla piva sono presenti altre due cornamuse molto simili: la Musa delle quattro province (Piacenza-Genova-Pavia-Alessandria),ed il Baghet delle valli bergamasche.
Nei tempi passati l'area di diffusione della piva era sicuramente molto ampia e negli anni 70/80 alcune ricerche portarono alla luce circa una decina di strumenti originali alcuni dei quali ancora completi la cui costruzione sembra risalire a circa due secoli fà. Tra questi quelli di Mossale (PR), Pertuso(PR) e Mareto (PC). Anche i cognomi delle famiglie di queste zone hanno un chiaro riferimento con lo strumento: Pivetta, Pivato, Pivi.
Per costruire la piva si utilizzavano legni locali scelti tra i piu' duri come il bosso, il sorbo, il corniolo , il melo, il pero, il ciliegio e la maruga: venivano lavorati da artigiani esperti cosi come anche la costruzione delle ance era svolta da persone specializzate.
La piva si suonava in svariate occasioni di feste ,matrimoni,a carnevale,mercati paesani e i brani erano Furlane, Tarantelle, balli pantomimici come Il ballo dei gobbi, Canti ma soprattutto il ballo della piva.
Il bolognese Ciro Spontone(1552-1610)....ricorda come la Girometta fosse comunemente eseguita a Bologna da fanciulli quando sul lauto e su la viola e quando su l'arpicordo or con le pive a ballo.... con tromboni,cornette e cornamuse da suonatori eccellentissimi.
L'esodo dalle montagne verso la città per carenza di lavoro ,l'avvento di nuovi strumenti come la fisarmonica e la diffusione di nuovi balli di maggior contatto (valzer, polka, mazurka) rispetto a quelli staccati ,hanno fatto sì’ che lo strumento cadesse in disuso soprattutto dalla seconda guerra mondiale in poi.
Negli ultimi vent'anni assistiamo ad una ripresa di interesse, sia da parte di costruttori che, utilizzando modelli originali, hanno prodotto nuovi strumenti, sia da parte di musicisti che ripropongono brani tradizionali, nuovi arrangiamenti, o composizioni originali.

lunedì 14 maggio 2007

domenica 13 maggio 2007

La Bandabardana a Budrio con il pubblico che danza

COMUNE di
COLORNO


Folkfestival 2007
giornata di musica e balli tradizionali:

domenica 20 maggio

ore 10,30 inaugurazione della nuova sede del laboratorio di liuteria nei locali della Scuola Primaria di Colorno;
ore 15,30-19 musica da ballo nel parco della Reggia con “Simonazzi - Reverberi” e “Musicaio” (musica emiliana e ligure) e con la possibilità di provare a suonare ghironda e organetto;
dalle19 musica nell’area Feste del Parco accompagnata da torta fritta e salumi a cura dell’ass. ANA Gruppo di Colorno.

domenica 20 maggio
Colorno
www.lacompagniadellorno.com


Si danza alla Graspa dopo la riunione dedicata al Pivaraduno

Venerdì 11 maggio alla Graspa






Dopo la riunione per il Pivaraduno un ottima cena e tanta musica con danze

La Bandabardana a Budrio 1

La Bandabardana a Budrio 2

La Bandabardana a Ravarino

I Pìvaritrio con i Maggiarini durante le prove

Jessica Lombardi con la piva realizzata da Franco Calanca






Jessica Lombardi dei Fiamma Fumana con le mondine di Novi






venerdì 11 maggio 2007

PIVARADUNO 2007

Gombola e Polinago
15-16-17 giugno 2007



Per informazioni ed iscrizioni
Fabio Bonvicini tel 346-3024226
fabiobonvicini@tiscali.it


Programma

Venerdì 15 giugno

Ritrovo ore 16 circa con pomeriggio in libertà, alloggiamento, ritocchi finali, suonatine e cena.

Sabato 16 giugno
Dalle 9 alle 12 corsi di musica d’insieme; tecnica sullo strumento; percussioni.
I corsi del mattino sono divisi in due sezioni di un’ora e trenta ciascuno da replicare, in modo che le persone possano scambiarsi.
Ore 13 pranzo
Ore 14,30 Ascolti e relazione di Franco Calanca su alcuni consigli utili per la manutenzione della piva.
A seguire, ripresa dei corsi del mattino con rifinitura del lavoro svolto.
Ore 18 per il paese di Polinago: Pive in libertà
Ore 18,30 La piva va in chiesa: concerto per piva e organo di Elide Melchioni e Marco Cavazza.
Ore 19,30 cena in piazza e preparazione del concerto.
Ore 21 concerto in piazza di Lanterna magica, Banda Bardana, piveNelsacco, Banda del Pivaraduno.

Domenica 17 giugno
Dalle 9: stesso programma del sabato
Ore 12 saluto al paese di Gombola con la discesa delle pive per le vie del paese
Ore 13 pranzo
Ore 14,30: relazione sulla piva di…..
A seguire rifinitura generale del repertorio d’insieme.
Ore 18: Al castello di Gombola si batte il record mondiale globale universale di suonatori di piva.

giovedì 10 maggio 2007

San Cesario sul Panaro






(Villa Boschetti)
Concerto alla Graspa

La banda

La banda






Pivenelsacco nasce nell’ambito della scuola di Musica Popolare di Nonantola diretta da Fabio Bonvicini e dall’interesse degli allievi e di alcuni amatori della piva Emiliana.

Fabio Bonvicini: Piva emiliana, organetto diatonico, ocarina, canto

Fabrizio Ferri: piva emiliana, ocarina

Ferdinando Gatti: piva emiliana, chitarra

Marco Mainini: piva emiliana, chitarra, ocarina, canto

Gino Pennica: piva emiliana, flauti, ocarina, canto

Alessandro Serafini: piva emiliana, ocarina, canto

Giovanni Tufano: percussioni, canto

Fabio Vetro: piva emiliana, ocarina, canto



La piva







Dimenticata per decenni, la piva emiliana è stata ora riscoperta e ricollocata all’interno della grande famiglia europea delle cornamuse. Dalla Scozia alla Galizia, dai paesi dell’Est fino al nostro Appennino, la cornamusa è uno degli strumenti più diffusi in tutto il continente e conosciuta con svariati nomi e differenti forme. La cornamuse presenti in Emilia sono la Piva e la Musa piacentina.


Il repertorio

Due filoni guidano la composizione del repertorio: da un lato i balli staccati (gighe, manfrine) e i canti della tradizione emiliana, dall’altro brani del periodo rinascimentale e barocco adattati alle sonorità e alle potenzialità della piva.

Il gruppo può arricchire la proposta basata sull’uso delle sole pive inserendo altri strumenti della tradizione popolare emiliana, organetto diatonico, ocarina, chitarra, piffero, flauti.