Domenica 28 settembre
Con le Mondine ci trasferiamo a Minneapolis e qui troviamo una sala concerti universitaria come non ne avevo mai viste, immensa. Il pubblico è abbastanza numeroso e il concerto fila liscio come l’olio fino all’arrivo del famigerato “Melchiade”. Durante questo pezzo suono prima tin, poi piva, poi di nuovo tin, di solito mi scateno divertendomi da matti e vedere il pubblico che balla con le Mondine mi da una gioia immensa ma stavolta succede di tutto. Primo brano al Tin quasi bene fino a quando ho l’impressione che si senta solo il tin, non sento più gli altri strumenti…PANICO, oddio a che punto sono del brano? Ad intuito ad un certo punto attacco con la piva solo che il microfono si è ribaltato, mentre suono lo raddrizzo ma è una scena alla Fantozzi, immaginatevi uno impegnato a smanazzare su uno strumento che fa un casino bestiale a tutta velocità e che tenta di riposizionare un oggetto sensibile come un microfono. Con un impresa ai confini della realtà, o forse del ridicolo, aggiusto il tutto ma a questo punto, oddio PANICO, a che punto del pezzo sono? Le mani han continuato ad andare col pilota automatico di un cervello stravolto ma la base mica mi sta ad aspettare, boh sento un rullata di batteria e mi sa che mi tocca riprendere il Tin, piccolo problema, dov’è finito il suddetto flautino?
PANICO, smanazzo ovunque a terra, in tasca, ad un certo punto riappare, non ricordo dove, e in uno stato di agitazione da camicia di forza attacco l’ultima parte. Nel frattempo tutta la sala sta allegramente ballando e quindi della mia piccola tragediuzza personale grazie al cielo non frega niente a nessuno. Alla fine grandi applausi, ma finisco il concerto con 20 anni di vita in meno.
Con le Mondine ci trasferiamo a Minneapolis e qui troviamo una sala concerti universitaria come non ne avevo mai viste, immensa. Il pubblico è abbastanza numeroso e il concerto fila liscio come l’olio fino all’arrivo del famigerato “Melchiade”. Durante questo pezzo suono prima tin, poi piva, poi di nuovo tin, di solito mi scateno divertendomi da matti e vedere il pubblico che balla con le Mondine mi da una gioia immensa ma stavolta succede di tutto. Primo brano al Tin quasi bene fino a quando ho l’impressione che si senta solo il tin, non sento più gli altri strumenti…PANICO, oddio a che punto sono del brano? Ad intuito ad un certo punto attacco con la piva solo che il microfono si è ribaltato, mentre suono lo raddrizzo ma è una scena alla Fantozzi, immaginatevi uno impegnato a smanazzare su uno strumento che fa un casino bestiale a tutta velocità e che tenta di riposizionare un oggetto sensibile come un microfono. Con un impresa ai confini della realtà, o forse del ridicolo, aggiusto il tutto ma a questo punto, oddio PANICO, a che punto del pezzo sono? Le mani han continuato ad andare col pilota automatico di un cervello stravolto ma la base mica mi sta ad aspettare, boh sento un rullata di batteria e mi sa che mi tocca riprendere il Tin, piccolo problema, dov’è finito il suddetto flautino?
PANICO, smanazzo ovunque a terra, in tasca, ad un certo punto riappare, non ricordo dove, e in uno stato di agitazione da camicia di forza attacco l’ultima parte. Nel frattempo tutta la sala sta allegramente ballando e quindi della mia piccola tragediuzza personale grazie al cielo non frega niente a nessuno. Alla fine grandi applausi, ma finisco il concerto con 20 anni di vita in meno.