Una tribù che balla
Essere su un palco, suonare con divertimento, vedere la
gente che si scatena danzando liberamente su ogni brano, è qualcosa di
indefinibile. Tu sei fermo davanti a tutti con il tuo strumento e ti stai
impegnando al massimo per far si che l’energia di chi ti sta davanti non si
esaurisca e ad un tratto ti accorgi che la tua forza viene proprio da chi sta
danzando, da chi salta sorridendo e tenendo per mano gli altri. Magari tutte
queste persone neppure si conoscono, ma ridono, si coinvolgono a vicenda in
danze di gruppo. Caspita, ogni volta che son di cattivo umore non mi resta che
pensare a questi istanti che ho vissuto e spero di viver ancora tante volte per
poter dire, sono molto, molto fortunato. La condivisione di attimi di benessere
con gli altri…è…meraviglia. La scorsa estate mi è capitato di pensare, proprio
mentre stavo suonando, “Sto bene, sto proprio bene, qui è dove voglio essere”
in realtà quegli attimi volano via, ma dentro ti restan frammenti di sorrisi,
di salti, di gesti, di applausi…ne faccio scorta per la vecchiaia, la felicità
va messa da parte, è come un investimento. Io investo in felicità e cerco di metterne
da parte più che posso… nel mio cuore c’è ancora tanto spazio.
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