Le Pivenelsacco saranno presenti a Isola Folk a Suisio il 1 settembre e suoneranno sul palco Bergamasco di via Poma alle ore 22.45. Nel corso della stessa serata si esibiranno anche Greenwich Band dalla Lombardia, Gai Saber dal Piemonte e i Dia Duit dal Veneto. Una grande serata dedicata al folk nella quale ci si potrà divertire tutti insieme con le danze delle varie regioni. Partecipate!
Il Blog di Fabio Vetro dedicato alla Piva Emiliana/Italian Bagpipes. ( vet.fabio@tiscali.it )
martedì 31 luglio 2012
sabato 21 luglio 2012
A proposito del Pivaraduno
Ecco un altro articolo tratto dalla Gazzetta di Parma nel quale viene recensita, in maniera molto positiva, l'esibizione delle Pive Emiliane. Per leggere bene lo scritto basta cliccare sulla foto caricata ad alta definizione.
domenica 24 giugno 2012
Il Gufo e la Piva Emiliana
Alcune settimane fa visitando un mercatino avevo notato una bancarella con tanti piccoli Gufi in terracotta. Ciascuno era dedicato ad un mestiere, dottore, commercialista, meccanico, muratore, insomma uno per ogni mestiere. Ovviamente mancava il Gufo Pivaro! L'artista Gianni Boraggini ha accettato di creare un Gufo Pivaro e il risultato è davvero molto simpatico!
Bella Ciao
Su You Tube ho trovato una versione sia suonata che cantata della celebre "Bella Ciao" eseguita dalle Pivenelsacco ad Albinea il 26 marzo
Clicca qui http://youtu.be/g4UqQ8chwTs
Al museo Guatelli
In queste bellissime foto gentilmente concesse da Marco Bellini alcuni momenti dell'esibizione della Banda del Pivaraduno
giovedì 14 giugno 2012
Il Pivaraduno sulla Gazzetta di Parma
L'immagine è caricata ad alta definizione quindi se ci cliccate sopra potrete leggere l'intero articolo
Pivaraduno 2012
Si è archiviata anche la sesta edizione del Pivaraduno e, come sempre, questi tre giorni di musica son volati via rapidamente tanto da cominciare già a domandarsi"quando facciamo il settimo raduno"?
La sede ufficiale del ritrovo, e delle abbondanti libagioni preparate dall'insostituibile cuoco Rino, è stata in provincia di Parma alla Pieve di Castrignano. Già la prima sera, venerdì 8 giugno, le pive si son esibite presso il "Museo della civiltà contadina" a Lesignano de Bagni, nel corso della quale il numeroso pubblico ha assistito alle esibizione di Pivenesacco, Banda del Pivaraduno e Cisalpipers.
Sabato 9 giugno si son svolti i tre corsi programmati: musica d'assieme, Balli Staccati, percussioni. Purtroppo nel corso del pomeriggio si son confermate le previsioni del tempo che segnalavano l'arrivo di nubi, un netto calo della temperatura e il rischio di pioggia. In parte è andata bene perchè d'acqua non se ne è vista ma il cielo nero ha dissuaso gli eventuali interessati a presentarsi al concerto della sera che si è svolto in un luogo incantevole come il Teatro delle stagioni di Castrignano. Quindi pochssimo pubblico, ma pivari impegnati con i vari brani del repertorio studiati. La conclusione Domenica 10 giugno è stata davvero coinvolgente in quanto tutto il gruppo si è trasferito al museo "Ettore Guatelli" di Ozzano Taro dove Franco Calanca, Riccardo Gandolfi han parlato della Piva e Valter Biella della cornamusa bergamasca dinnanzi ad un pubblico numeroso e attento. Al termine i Baghet bergamaschi e le Pive Emiliane han intrattenuto a lungo il pubblico che ha gradito le esibizioni e applaudito tutti i suonatori.
domenica 3 giugno 2012
venerdì 20 aprile 2012
Domenica 15 aprile Bazzano
Domenica 15 aprile, alle15, nella Sala dei Giganti della Rocca di Bazzano, Franco Calanca e Gino Pennìca hanno tenuto una lezione sulla Piva Emiliana ai corsisti della "Italian Spring Piping School"organizzata dall'A.P.I. (Associazione Piper Italiani) e dal B.I.G. (Bagpipe Italian Group).
Gli allievi, i docenti e i musicisti internazionali presenti all'incontro, si sono appassionati per quasi due ore, alla storia,alle ricerche, al recupero, alla ricostruzione, ai repertori e al futuro del nostro strumento, che è stato molto apprezzato e ha destato vivaci curiosità. Franco e Gino hanno chiuso e salutato eseguendo qualche brano accompagnati alla fisarmonica da Teresio Testa.
L'argomento verrà riaperto e ampliato in agosto, all'incontro che si terrà a Glasgow.
La Piva continua ad allargare i propri orizzonti e a farsi conoscere nel mondo.
martedì 17 aprile 2012
Cornamusa Scozzese e Piva Emiliana al concerto dell'Italian Spring Piping School
Sabato 14 aprile le Pive Emiliane han
partecipato al concerto finale del VI corso “Italian Spring Piping
School” che si è svolto a Bazzano (BO). E' stata una serata di
grande interesse nel corso del quale si son potuti ammirare alcuni
dei più grandi maestri del mondo della Great Highland Bagpipe.
Glenn Brown, che mi ha lasciato senza fiato per la potenza espressiva
e sonora nell'interpretazione del suo difficile repertorio, Sarah
Muir una ragazza di appena 19 anni e vincitrice in patria di alcuni
importanti concorsi, Chris Ross anch'egli giovane ma dal suo
curriculum è chiara la costante ricerca di nuove esperienze musicali
avendo egli collaborato con molti artisti dagli stili diversi, Will
Woodson che con la Border Pipes dal suono molto contenuto ha proposto
qualcosa di veramente raro per noi ascoltatori italiani, la sua
esibizione si è conclusa con un ovazione del pubblico, Finlay Mc
Donald, che desideravo ascoltare da anni avendo collezionato tutti i
suoi cd, gioviale, coinvolgente, un vero show man ed un artista di
altissimo livello, Alberto Massi che con il suo gruppo ha dato una
svolta rock molto apprezzata al finale del concerto.
A metà del concerto c'è stato il
nostro intervento con le pive emiliane, prima si son esibiti Franco
Calanca alla Piva e Ferdinando Gatti alla chitarra con alcuni brani
tradizionali che porteranno quest'estate anche in un importante
festival in Scozia. Che dire di Franco? Se non fosse per lui la Piva
oramai sarebbe stata del tutto dimenticata. Per noi è un punto di
riferimento. Costruisce strumenti di grande pregio e suona sempre con
eleganza e gusto ogni brano, e siam certi che quest'estate la piva
verrà accolta all'estero con entusiasmo. Poi noi delle
“PIVENELSACCO” abbiam eseguito alcuni brani consolidati del
nostro repertorio e l'accoglienza del pubblico è stata molto
gratificante. Questo concerto, in una serata dedicata alla Cornamusa,
è stato davvero una bella esperienza che conserveremo nei nostri
ricordi. (nelle foto dall'alto Franco e Ferdinando, il gruppo durante l'esibizione della Gavotta e l'assolo vocale di Gino, con Finlay Mc Donald)
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Saturday, April 14th the Emilian Bagpipes
participated in the final concert of the sixth course “Italian Spring Piping
School” which was held in Bazzano (BO). It was an evening of great
interest in which you are able to admire some of the greatest masters of the
world of the Great Highland Bagpipe. Glenn Brown left me
breathless with the expressive power and sound interpretation of his difficult
repertoire, Sarah Muir a girl of just 19 years and winner of several important
competitions at home, Chris Ross is also young but it is clear from his
curriculum, his constant search of new musical experiences since he has
collaborated with many artists from different styles, Will Woodson with the very
low sound from the Border Pipes proposed something very rare for us Italian
listeners and his performance ended with an ovation of the audience, Finlay
McDonald wanted to listen for years having collected all of his jovial and
engaging CDs, a real show man and an artist of the highest level, and Alberto
Massi and his group gave a very popular rock twist for the finale of the
concert.
In the middle of the concert we had our intermission with the
Emilian bagpipes, Franco Calanca on the bagpipes and Ferdinando Gatti on the
guitar exhibited some traditional songs that will lead this summer in an
important festival in Scotland. What about Franco?
If it were not for him, the bagpipes would have been completely
forgotten. For us it is a point of reference. To
construct instruments of great value and each song always plays with elegance
and taste, we are confident that this summer the bagpipes will be welcomed with
enthusiasm abroad. Then we of the “PIVENELSACCO” have performed
some consolidated songs in our repertoire and the public reception has been very
rewarding. This concert, in an evening dedicated to the bagpipes,
was a great experience that we will retain in our memories.
lunedì 26 marzo 2012
Albinea (RE) Il giorno delle Cornamuse/Day of bagpipe
67th Anniversary Bingo Operation…Day of the Bagpipe
It took place at Alibinea, a touching event dedicated to the memory of those killed in the attack in Villa Rossi
and Villa Calvi, in the presence of the Euro member Debora Serracchiani, mayor of Albinea, and with a final
salute to veterans of “Operation Bingo,” Livio “Delinger” Piccinini’s 26th Garibaldi Brigade, who spoke on behalf of all other partisan veterans present at the ceremony. There were readings of texts and poems on the theme of war and resistance by pupils of the Albinea School and performing music and songs related to the concept of freedom. The children of David Kirkpatrick, player of “Operation Bingo”
in the Italian Bagpipe group “Le Pive nel Sacco,” played the bagpipes.
and Villa Calvi, in the presence of the Euro member Debora Serracchiani, mayor of Albinea, and with a final
salute to veterans of “Operation Bingo,” Livio “Delinger” Piccinini’s 26th Garibaldi Brigade, who spoke on behalf of all other partisan veterans present at the ceremony. There were readings of texts and poems on the theme of war and resistance by pupils of the Albinea School and performing music and songs related to the concept of freedom. The children of David Kirkpatrick, player of “Operation Bingo”
in the Italian Bagpipe group “Le Pive nel Sacco,” played the bagpipes.
Intervista da Folkbullettin
Fabio Vetro, secondo classificato nella selezione territoriale “Italia Nord Est 1” di Verona (tenutasi il 24 febbraio scorso), suonerà nel corso di Folkest 2012 in luogo e data ancora da definire. In attesa di poterlo ascoltare dal vivo, una breve intervista per conoscerlo meglio.
Il tuo spettacolo è tutto incentrato sulla piva emiliana. Parlaci innanzitutto di questo strumento, di come l’hai scoperto e di come è entrato a far parte della tua vita…
Cinque anni fa un amica mi portò ad un concerto di musica folk, il primo in assoluto della mia vita. Venendo dagli studi in Conservatorio, di questa musica conoscevo appena l’esistenza e andai convinto che mi sarei annoiato profondamente. Sul palco il gruppo Bev mi lasciò invece a bocca aperta. Il cantante alternava brani vocali ad altri suonati magnificamente con questo strano strumento a fiato. Al termine della serata decisi che avrei iniziato a studiarlo. La cosa curiosa è che in seguito ho scoperto che altri suonatori di piva hanno iniziato a suonare per lo stesso motivo, dopo aver sentito questo gruppo e il suo solista Marco Mainini.
L’idea di accompagnarti con basi registrate tutte suonate da te quando ti è venuta e che effetto ha fatto sui primi che ti hanno ascoltato?
Penso che comporre sia una delle cose che più amo nella vita; il problema è che mi piace la scrittura per orchestra e dato che mai avrò un’orchestra a disposizione, l’unico rimedio è stato scrivere i brani e suonarmeli da solo. La mia musica talvolta piace, talvolta no, ma la cosa importante è che, mentre suono, io sia felice. Ogni giorno, almeno una mezz’ora me ne vado in un grande giardino pubblico, in una zona nella quale non passa nessuno e dove suono sempre da solo. Magari faccio solo note lunghe, o esercizi di tecnica…può esserci sole, pioggia, caldo, freddo, la cosa non ha importanza. Non do fastidio a nessuno e sono felice… meglio di così!!!
Ti sei ispirato a qualche modello in questa scelta o ne rivendichi la paternità?
Non mi sono ispirato a nessuno, amo suonare la mia musica e non ho altro modo per farlo che….suonarla.
Uno strumento antico e geograficamente collocato come la piva emiliana quale repertorio predilige, quali limiti strutturali ha e come pensi che possa adattarsi ai suoni globalizzati di oggi?
La piva emiliana ha l’estensione di una nona, è possibile fare i diesis ma alcuni son rischiosi e non stabili, quindi, se possibile, meglio evitarli. Questo strumento ha però un bel repertorio di brani danzabili e penso sia adattissimo alla musica Barocca.
Che effetto ti ha fatto partecipare a un concorso in cui saresti stato giudicato da una giuria e non dal pubblico? Un esito negativo non avrebbe potuto avere esiti deprimenti per la tua proposta già di per sé coraggiosa?
Mi son molto divertito, ho suonato i miei pezzettini, ho conosciuto persone simpatiche, meglio di così non poteva andare. E’ chiaro che una piva da sola non può competere con nessun gruppo, il live è qualcosa che esige anche un interazione fra musicisti, un feeling di suoni, gesti, sguardi, che viene trasmesso a chi guarda e a chi ascolta; nel mio caso questo non è possibile.
Io gonfio la sacca, chiudo gli occhi e suono, tutto qui.
Nella tua scheda leggiamo che per te la musica è soprattutto una grande passione, volutamente contenuta negli ambiti della amatorialità. Un limite autoimposto o una grande libertà?
Il mio mestiere è l’insegnante; tutto il resto delle cose che faccio nella vita sono per la gioia di farle.
Spero che questa passione per la piva rimanga immutata. Alcuni problemi di salute m’han imposto l’utilizzo di un piccolo mantice sottobraccio per poter continuare a suonare ed è stato come ricominciare da capo. Superare una prova così è segno che qualcosa di particolare questo strumento deve averla.
Tu vivi a Modena. Com’è la situazione della musica dal vivo in Emilia? E quella delle produzioni discografiche?
Volendo si possono sentire concerti d’ogni genere, peccato che ci siano pochissimi soldi a disposizione. La mia insegnante di viola (altro strumento che amo) per fare concerti difficilissimi di musica classica, per studiarsi opere intere, guadagna cifre semplicemente ridicole. Io stesso per una “pivata natalizia” guadagno il doppio. Per le produzioni discografiche… beh è semplice, se hai i soldi ti autoproduci un disco, come oramai fan tutti.
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Fabio Vetro,
ranked second in the selected territory “North East Italy 1” of
Verona (held on February 24 last year), will play during Folkfest
2012, date and place yet to be determined. While waiting to
listen live, we had a short interview to know him better.
Your show
is all about Emilian bagpipes. Tell us about this instrument,
as you’ve discovered it and how it has become part of your life…
Five years
ago a friend took me to a folk music concert for the first time ever
in my life. Coming from the studies in the Conservatory, I
barely knew about this music and I went there convinced that I would
be deeply bored. On stage the group Bev left me rather
speechless. The vocal singer alternated with other magnificent
players with this strange wind instrument. At the end of the
evening I decided to study it. The curious thing is that I
later discovered that other bagpipe players have started playing for
the same reason, after listening to this group and its soloist Mark
Mainini.
When did
the idea come to you to accompany recorded backing tracks played by
all of the bagpipe players, and what effect did it have the first
time they listened to you?
I think that
composing is one of the things I love most in life, the problem is
that I love writing for orchestra and given that I will never have
and orchestra available, the only remedy was to write songs and play
them alone. My music is sometimes pleasing and sometimes not,
but the important thing is that, while I play, I am happy.
Every day, at least half an hour, I go in a large public garden, in
an area where there is no one and where I always play alone.
Maybe I do only long notes or technical exercises…there can be sun,
rain, heat, cold, it does not matter. I do not bother anyone
and I am happy…better than that!!!
Were you
inspired by some model of this choice or do you claim authorship?
I was not
inspired by anyone, I love playing my music and I have no other way
to do it but…to play.
With a
geographically positioned and ancient instrument like the Emilian
bagpipes with prefers repertoire, what structural limitations are
there and how do you think it might adapt to the globalized sounds of
today?
The Emilian
bagpipes have the extension of a ninth, you can make sharp but some
are risky and unstable, so if possible, it is better to avoid them.
This instrument does have nice repertoire of danceable songs which I
think is very suitable for Baroque music.
What
effect made you participate in a contest in which you would be judged
by a jury and not by the public? Would a negative result not
have had dismal results for your courageous proposal itself?
I had a lot
of fun, I played my pieces, I met nice people, could not get any
better than that. It’s clear that a bagpipe alone can not
compete with any group, the live is something that also requires an
interaction between musicians, a feeling of sounds, gestures,
glances, which is transmitted to the viewer and listener, and in my
case, is not possible. I inflate the bag, close my eyes and
play, that’s all.
In your
card, we read that music for you is above all a passion, deliberately
set out in fields of amorality. Is this a self-imposed limit or
greater freedom?
My job is to
teach, the rest of the things I do is to delight them. I hope
that this passion for bagpipes doesn’t change. Some health
problems sent me the required use of small bellows under my arm to
keep playing and it was like starting over. To pass a test is a
sign that something special must have this tool.
You live
in Modena. What is the situation of live music in Emilia?
What about that of the production companies?
If you want
you can hear concerts of all kinds, it’s a shame there is very
little money available. Mi viola teacher (another instrument I
love), to give difficult concerts of classical music, studies the
entire works, and earns simply ridiculous figures. For a
“Bagpipe Christmas” I earn double. For the record
productions…well it is simple, if you have money, you produce a
disk, like all the fans now.
domenica 8 gennaio 2012
Pive Emiliane al forum Monzani di Modena
Marcello e Fabrizio hanno accolto al forum Monzani centinaia di bimbi e le loro famiglie per la festa della Befana
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Marcello and Fabrizio greeted hundreds of children and their
families from the Manzani forum for the feast of the Epiphany.
giovedì 5 gennaio 2012
Il Battagliero
Da anni sognavo di suonare questo brano ma le difficoltà tecniche dovute alle tante alterazioni, di difficile esecuzione su uno strumento come la Piva, mi avevan dissuaso dal farlo. Con l'inizio del nuovo anno ho voluto tentare questa piccola sfida e più o meno, il risultato finale è stato accettabile, non nego che suonare la melodia anche con il flauto, che ad un certo punto del filmato si vede, sia stato molto utile per far notare meno alcuni problemi d'intonazione. Spero che presto altri suonatori di piva inizino lo studio di questo bel brano in modo da poterlo suonare quando ci si incontrerà ad un prossimo raduno.
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For years I dreamed of playing this song but the technical
difficulties due to the many changes that are difficult to perform on an
instrument like the bagpipes had dissuaded me from doing so. With
the start of the New Year I wanted to attempt this little challenge and more or
less, final result was acceptable. I do not deny that playing the
melody with the flute, that at some point in the video clip you see, it was not
very useful to point our some problems of intonation. I hope that
soon other bagpipe players begin the study of this beautiful song so they can
play it when we meet at an upcoming gathering.
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