Pontardawe-Galles 15/8
Un bel festival con concerti dal mattino alle 10 fino a dopo la mezzanotte con musicisti d’ogni genere, da un trio di ragazzine impegnate a suonare l’arpa, a cori che cantano di tutto (addirittura una sorprendente versione di “Nessun dorma”in Inglese). Il tempo è inclemente, piove di continuo e il fango, fuori dal tendone dove si suona , s’è impossessato di tutto e va affrontato qualsiasi cosa si voglia fare. Questo non scoraggia minimamente gli appassionati di musica gallesi che montano le tende su uno strato di fango che avrebbe dissuaso qualsiasi campeggiatore italiano, pur di godersi questi tre giorni di musica da tutto il mondo. L’organizzatore mi sembra un personaggio da film, una sorta di mago Merlino, e deve esser davvero simpaticissimo dato che, pur parlando con un tono di voce flebile, fa sghignazzare di continuo il pubblico, ma è impossibile capire la sua pronuncia.
Saliamo sul palco accolti da un pubblico molto numeroso che, con l’avanzare del concerto diventa sempre più folto, fino al punto punto di riempire completamente il tendone. Ci sono un sacco di giovanissimi che si divertono da matti, vogliono ballare e con i pezzi più scatenati li vediamo davvero contenti. Tanti applausi e complimenti alla fine di un concerto di un ora esatta nel quale son stati apprezzati molto anche brani come “La vien giù” e “Angiolina”.
Un bel festival con concerti dal mattino alle 10 fino a dopo la mezzanotte con musicisti d’ogni genere, da un trio di ragazzine impegnate a suonare l’arpa, a cori che cantano di tutto (addirittura una sorprendente versione di “Nessun dorma”in Inglese). Il tempo è inclemente, piove di continuo e il fango, fuori dal tendone dove si suona , s’è impossessato di tutto e va affrontato qualsiasi cosa si voglia fare. Questo non scoraggia minimamente gli appassionati di musica gallesi che montano le tende su uno strato di fango che avrebbe dissuaso qualsiasi campeggiatore italiano, pur di godersi questi tre giorni di musica da tutto il mondo. L’organizzatore mi sembra un personaggio da film, una sorta di mago Merlino, e deve esser davvero simpaticissimo dato che, pur parlando con un tono di voce flebile, fa sghignazzare di continuo il pubblico, ma è impossibile capire la sua pronuncia.
Saliamo sul palco accolti da un pubblico molto numeroso che, con l’avanzare del concerto diventa sempre più folto, fino al punto punto di riempire completamente il tendone. Ci sono un sacco di giovanissimi che si divertono da matti, vogliono ballare e con i pezzi più scatenati li vediamo davvero contenti. Tanti applausi e complimenti alla fine di un concerto di un ora esatta nel quale son stati apprezzati molto anche brani come “La vien giù” e “Angiolina”.