Presenti alla cena: Gino, Fabio, Franco, Giovanni, Marina, Elia (!!), Maino e Marcello.
Ritrovo ore 20. Come sempre quando si riparte, le forze scarseggiano e siamo solo in 6 più Marina ed Elia Tufano per nulla intimorito dal suono delle pive. Bravo Elia! Il resoconto PR2010 è una specie di tripudio. Tutto ci pare andato benissimo: la logistica, la notte bianca, i corsi, la cucina, la città, i bergamaschi coi baghèt e tutto il resto.Per il 2011 prende corpo l’ipotesi di svolgere il PR a Piacenza, dopo le esperienze di Modena, Bologna, Ferrara e Reggio Emilia. Il lavoro è tutto da costruire e cerchiamo di fare un panorama dei contatti possibili sul territorio. Gino si propone di contattare il figlio di Bani (Ettore Losini, pifferaio, costruttore di pifferi e muse, anima dei Musetta), per vedere se il figlio di Bani, assessore alla cultura di Coli (Appennino piacentino), può essere un interlocutore in grado di fornirci un adeguato punto d’appoggio sul territorio. L’altro contatto interessante, proposto da Fabio, è Giancarlo Nostrini di Radio Popolare, conduttore della trasmissione “La sacca del diavolo” (cioè la cornamusa…) dedicata alla musica etnica-folk-dei popoli. Sia da un punto di vista promozionale (ad esempio una puntata della sua trasmissione dedicata alla presentazione del PR 2011) che da un punto di vista organizzativo (c’è già stato in tal senso un contatto informale), potrebbe essere un ottimo aggancio. La formula rimane la stessa degli altri anni: autogestione massima in una struttura adeguata (ostello, agriturismo, ecc…), autofinanziamento della cucina, iscrizione a 10 euro per i corsi, organizzazione di uno / due concerti per coprire tutte le spese di organizzazione e gestione del PR. Gino e Fabio si incaricano di contattare il figlio di Bani e Nostrini e riferire poi nel prossimo appuntamento che sarà:
VENERDI’ 3 DICEMBRE sempre alla Graspa di San Cesario alle ore 19.45.
Sportivi: Intervenite e fate intervenire!!!
Alle 21.15 inizia la cena e a seguire musica con le poche ma agguerrite pive presenti.
Alla prossima, Fabio